Cosa vedere a Mérida in 2 giorni

Torniamo a parlare di viaggi con un articolo su cosa vedere a Mérida in 2 giorni.

Attenzione perché di Mérida ce ne sono un bel po’ in giro per il mondo! Quella più famosa è sicuramente in Messico, poi c’è quella in Venezuela e infine una anche in Spagna.
Non a caso, nella città spagnola c’è una piazza intitolata a tutte le Mérida del mondo ovvero Plaza de las Méridas del Mundo.

Noi parleremo della Mérida in Extremadura (Spagna) dove Alessia ha trascorso 8 mesi durante i quali ha prestato servizio come Assistente di Lingua Italiana presso la Escuela Oficial de Idiomas (EOI). Lì ha conosciuto Mercedes che ci ha fatto da Cicerone durante il nostro soggiorno a Giugno 2019.

La città di Augusta Emerita fu fondata per ordine dell’imperatore Augusto nel 25 a.c. per accogliere i soldati delle guerre cantabre, veterani delle legioni V Alaudae e X Gemina.
Per la colonia si scelse un punto strategico vicino al fiume Guadiana, con un’isola centrale ed uno spazio che potesse facilitare la costruzione di un ponte, che divenne presto il più lungo di tutto l’Impero.
Nel 1993 la città fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO rendendo il turismo uno dei motori propulsori dell’economia locale.

Siamo arrivati a Mérida da Cadice il venerdì sera giusto in tempo per una rinfrescata e partire subito alla (ri)scoperta della città con Mercedes!

Ad aspettarci addirittura una festa in nostro onore… Ah no non era per noi! E noi che ci eravamo illusi…

La festa in questione era il Festival Gastro Sensaciones, uno dei più grandi eventi gastronomici della città a cui partecipano le aziende più importanti del settore.
Non si tratta di un semplice festival, bensì di un evento socio-culturale-gastronomico che vuole far avvicinare le persone ad un universo pieno di sapori e sensazioni armoniose.
La cornice in cui si svolge ovvero l’Acueducto de Los Milagros rende ancora più bella l’atmosfera.

Gastrosensaciones a Mérida
Gastrosensaciones a Mérida

Dopo vari assaggi di crocchette ai funghi, prosciutto e altri mille ingredienti ed una super attesa per prendere da bere, finalmente riusciamo a goderci un attimo di concerto.
La giornata però è stata decisamente lunga e quindi ci aspetta un bel riposo.

Giorno 1

Il sabato sveglia presto per approfittare al massimo della giornata e visitare un bel po’ di attrazioni.
Partiamo subito con il Teatro e l’Anfiteatro Romano:

Il Teatro Romano di Mérida
Il Teatro Romano di Mérida

Con più di 2000 anni di storia, il Teatro svolge oggi la stessa funzione per la quale fu eretto in origine: scenario per importanti eventi culturali tra cui spicca sicuramente il prestigioso Festival de Teatro Clásico de Mérida.

La costruzione del teatro cominciò intorno al 16 a.c.; le scalinate potevano accogliere circa 5800 persone con un diametro di 95 metri.
Il fronte della scena è sicuramente l’elemento più spettacolare raggiungendo i 30 metri di altezza.
Nella parte posteriore alla scena, inoltre, il Teatro includeva un giardino porticato (Peristilio).

La prima rappresentazione teatrale dell’epoca moderna avvenne nel 1933, con la messa in scena di Medea di Seneca dando ufficialmente inizio al Festival di Teatro Classico di Mérida che ogni anno attira tantissimi spettatori.

A fianco del Teatro, troviamo l’Antifeatro, costruito nel 8 a.c., appena 17 anni dopo la fondazione della città per ospitare circa 15000 persone.

La costruzione è ovalizzata ed aveva una zona centrale di sabbia che si modificava a seconda del tipo di spettacolo.
Nella parte centrale in un foro enorme venivano riposti tutti gli elementi dello spettacolo, dalle armi per i combattimenti alle gabbie per gli animali. Il foro veniva poi coperto in modo da rimanere nascosto agli occhi degli spettatori.
Le gradinate si dividevano in 3 anelli concentrici: Ima Cavea, Media Cavea e Summa Cavea.
Attualmente si conservano solamente i gradini inferiori in quanto la parte alta venne utilizzata per altre costruzioni quando l’Anfiteatro cadde in disuso.

L'Anfiteatro Romano di Mérida
L’Anfiteatro Romano di Mérida

Ci spostiamo quindi nella zona periferica di Emérita Augusta cominciando con la visita alla Casa del Mitreo passando davanti alla Plaza de Toros.

L’edificio deve il suo nome ai resti che sono stati ritrovati in quei luoghi; sembrano infatti essere legati al culto di Mitra.
La casa fu costruita alla fine del I° secolo e l’inizio del II°. La struttura con le stanze distribuite intorno a tre giardini e la sua decorazione fanno credere che i proprietari fossero personaggi molto influenti.

Di importanza rilevante, il Mosaico Cosmologico che rappresenta il mondo e gli elementi della natura:

Mérida in 2 giorni
Il Mosaico Cosmologico della Casa del Mitreo

All’interno dello stesso recinto, troviamo l’Área Funeraria de los Columbarios. Un colombario era un tipo di sepolcro romano destinato a contenere le urne delle ceneri delle persone appartenenti ad una stessa famiglia, normalmente di alto livello.
Le urne cinerarie venivano conservate dentro a delle nicchie ricavate nelle pareti durante la costruzione stessa, dando così all’edificio l’aspetto di una colombaia.
Il ritrovamento di due colombari romani in ottime condizioni ha dato il nome a quest’area funeraria.

Una volta conclusa la visita, è tempo di andare all’Alcazaba, la fortificazione musulmana più antica della penisola iberica.

Mérida fu conquistata dalle truppe musulmane nell’anno 713. Durante l’epoca dell’Emirato di Cordova le tensioni aumentarono ed Abd al-Rahman II decise quindi di far costruire l’Alcazaba, un recinto che permettesse di proteggere il governatore della città, facilitasse la difesa da eventuali rivolte e controllasse l’accesso alla città attraverso il ponte romano.

La fortificazione era a pianta quadrata per 130 metri di lato con muri alti circa 10 metri.
All’interno si trovano vari resti archeologici, alcuni dei quali sono ancora in attesa di scavo e studio.

L’aljibe (cisterna) è molto interessante da vedere. Si trova sotto terra, scavata nella roccia, molto vicina ai muri sulla riva del fiume (in effetti dalla finestra da cui entra la luce possiamo vedere all’esterno delle mura).
L’acqua arriva direttamente dal fiume Guadiana attraverso una diga che mantiene lo stesso livello del fiume.

Per scendere nella cisterna, furono costruiti due scalinate parallele con volte a botte con blocchi di granito.

L’aljibe dell’Alcazaba

Altra visita interessante è sicuramente quella sul cammino di ronda che è totalmente percorribile e da cui si ha una vista impressionante della struttura interna ma anche un panorama spettacolare sul fiume, il Ponte Romano in netto contrasto col Ponte Lusitania qualche metro più avanti e la zona dell’Isola, uno dei parchi più belli di Mérida.

La vista dal cammino di ronda dell’Alcazaba

La prossima tappa del nostro itinerario prevede la visita della Basilica di Sant’Eulalia, patrona della città di Mérida.

Questa chiesa è un autentico tesoro dal punto di vista culturale e storico. Al tempo dei Romani, la zona era occupata da case mentre nel IV secolo fu utilizzata come necropoli cristiana finché non decisero di costruire una basilica dedicata alla martire Eulalia nel V secolo.

I vari scavi archeologi che si sono susseguiti nel tempo hanno portato alla luce un livello più basso di quella della chiesa attuale ed attualmente se ne conservano i resti nella cripta. Quest’ultima è visitabile e all’interno si possono vedere i diversi strati o livelli storici. Sono infatti visibili le tombe della necropoli o alcuni dipinti della basilica del V secolo.

Cripta della Basilica di Sant’Eulalia

Accanto alla chiesa troviamo anche l’Hornito de Santa Eulalia, una piccola cappella costruita con pezzi che in origine appartenevano ad un tempio romano dedicato a Marte.

Ci spostiamo quindi al Circo Romano di Mérida, lo spazio più grande dedicato allo svago al tempo con i suoi 400 metri di lunghezza per 115 di larghezza. Poteva accogliere circa 30000 persone al suo interno e per questo motivo fu uno dei più importanti di tutto l’Impero.

Mérida in 2 giorni
Il Circo Romano di Mérida

Anche qui, come per Teatro ed Anfiteatro, lo spazio era diviso in 3 settori per le personalità di spicco (Ima), la classe media (Media) e la plebe (Summa Cavea).
Nel Circo si svolgevano le corse delle bighe (carri tirati da due cavalli) e quadrighe (carri tirati da quattro cavalli).

Ci fermiamo quindi per una brevissima tappa all’Acquedotto di San Lazzaro e alle Terme Romane di fronte al Circo.

Le Terme furono probabilmente costruite nel II secolo e funzionarano fino al III secolo; queste erano di acqua calda, fredda e inoltre era presente una sorta di palestra ovvero uno spazio per praticare sport ed un’altra piscina esterna.

L’acquedotto di San Lazzaro fu probabilmente il primo costruito nella città. Attualmente, rimangono visibili i resti di tre colonne con le arcate inferiori.

Il primo giorno della nostra guida su cosa vedere a Mérida in 2 giorni termina qui ma le visite continuano il giorno dopo!

Giorno 2

Eccoci al secondo giorno di questo itinerario breve ma intenso nella città di Mérida!

Iniziamo la giornata con la visita alla Zona Arqueológica de Morerías , una visita che ci permetterà di avere maggiori informazioni su tutte le tappe storiche della città, dalla sua origine romana fino ai giorni nostri. Al suo interno troviamo infatti resti romani, islamici, medievali, contemporanei…

Degna di nota e di visita è sicuramente la “strada” romana che è ancora perfettamente calpestabile così come la Casa dei Marmi, chiamata così per la presenza del marmo nel patio.

Una volta terminata la visita, torniamo verso il centro, nella zona del Foro.
Il Foro era il centro della vita pubblica della città, un punto di incontro e di culto nei diversi templi e centro politico e giuridico di Augusta Emerita.
Al suo interno vi erano vari templi dedicati al culto imperiale, una basilica, le terme. Il tempio principale si trovava al centro, sopraelevato rispetto al suolo.

Il tempio principale del Foro Municipale corrisponde al Tempio di Diana, uno degli edifici più antichi di Mérida.

Il Tempio di Diana

Nel XVI secolo si costruì il Palacio del Conde los Corbos, approfittando della struttura e ciò permise che la struttura principale si conservasse fino ai giorni nostri.

Attualmente, lo spazio che circonda il tempio è stato rimesso in sesto attraverso un’architettura più moderna creando in questo modo uno dei luoghi più belli della città, un luogo in cui rilassarsi, prendere qualcosa da bere o mangiare o ancora passeggiare accanto al Tempio di Diana.

Durante l’anno, inoltre, viene utilizzato come scenario di alcune rappresentazioni culturali.
E infatti durante il nostro soggiorno in città abbiamo potuto assistere ad una gara tra corali svoltasi proprio presso il Tempio di Diana.

Il Tempio di Diana di sera

Non perdetevi la visita all’interno del Tempio! Per accedere si deve utilizzare la scala laterale sulla destra per salire fino alla parte alta delle colonne e ammirare i dettagli dei capitelli.

Scendiamo nuovamente “a terra” e ci dirigiamo verso il Museo Nazionale di Arte Romana (MNAR), un punto di riferimento fondamentale per lo studio della romanizzazione della Spagna.

Mérida in 2 giorni
L’interno del Museo

L’esposizione è divisa su 3 livelli con un piano dedicato alle grandi sculture, uno ai pezzi pià piccoli appartenenti alla vita quotidiana dell’epoca romana ed uno ad altre sculture e mosaici.
Assolutamente da non perdere anche la cripta, in cui è possibile vedere i resti ritrovati durante la costruzione del museo stesso.

In definitiva, vi consigliamo di dedicare a Mérida almeno due giornate piene per la visita del suo grande patrimonio storico, ma anche una settimana non sarà sprecata perché è un’ottima base per le gite nelle vicinanze (vi segnaliamo Cáceres, dove è stata girata la famosa serie “Il Trono di Spade”). Il periodo migliore è la stagione intermedia per non patire troppo il caldo oppure il freddo… l’estate è torrida ma anche l’inverno in Extremadura è piuttosto pungente!

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.