Il Museo dell’Automobile

Questa volta vi parliamo di un’attrattiva molto vicina a casa che non avevamo ancora visitato: il museo dell’automobile di Torino.

Tutti sanno che Torino Γ¨ la capitale dell’automobile, almeno a livello italiano, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che c’è un museo dedicato alla storia dell’automobile tra i piΓΉ completi al mondo.

Ristrutturato e riaperto nel 2011, ospita un’esposizione di oltre 200 modelli storici su tre piani, molto ben organizzati e contestualizzati. Nel 2013, The Times lo ha inserito nella classifica dei 50 migliori musei al mondo.

Ma veniamo alla nostra esperienza: l’arrivo al museo di sabato pomeriggio non Γ¨ stata una scelta impeccabile, erano molti i visitatori ad approfittare delle β€œporte aperte”, in occasione dei 115 anni di ACI, tanto che alla reception dovevano razionare gli ingressi.

Una volta entrati siamo subito davanti ai due estremi, una Ferrari Monza SP1 da ben 810CV accanto alla storica Fiat 18-24 HP, costruita nel 1908 e ancora incredibilmente ben conservata.

L'entrata del Museo dell'Automobile
L’entrata del Museo dell’Automobile

La visita inizia quindi al secondo piano, dove un susseguirsi di 21 sale mostrano l’evoluzione dell’automobile, dal suo primo concepimento, ad esempio la β€œMacchina a molle” di Leonardo (1478) oppure il primo triciclo a motore realizzato negli ultimi anni dell’800.

Uno dei primi tricicli con motore De Dion Bouton da 1 e 1/4 HP

Negli anni successivi nascono i primi modelli di automobile la cui concezione Γ¨ davvero lontana dai giorni nostri ed assomigliano piΓΉ a carrozze spinte da motori rudimentali, con telai costruiti principalmente da legno e ferro battuto. Troviamo ad esempio il primo modello di FIAT, di cui sono sopravvissuti soltanto due esemplari: la 4HP che appunto disponeva di soli 4,5 cavalli e superava di poco i 35 Km/h.

La FIAT 4HP del 1899

Bisogna aspettare almeno una decina di anni per vedere le prime auto piΓΉ confortevoli e intorno agli anni ’30 vediamo i primi modelli completamente chiusi che abbandonavano lo stile precedente dove l’autista tipicamente era fuori dall’abitacolo. Ad esempio, il Mercedes 540K che introduce lusso e prestazioni elevate, in qualche modo da competere con i giorni nostri.

Museo dell'Automobile
Mercedes Benz 540K del 1936 da 180HP

L’automobile si diffonde ulteriormente e diventa piΓΉ popolare, ad esempio con la mitica FIAT Topolino arriva un modello alla portata di molte famiglie italiane a partire dal 1936. Gli anni successivi sono determinanti per l’esplosione del fenomeno automobilistico che inizia a differenziarsi sempre di piΓΉ tra competizione (tanti prototipi ma anche modelli reali come la Alfa Romeo Giulietta Sprint), lusso (come la Rolls Royce o le americane Cadillac) o ancora per le grandi produzioni in serie. Tra queste le mitiche FIAT 600, Multipla e 500 che sono anche contestualizzate molto bene nella rinascita degli anni del dopoguerra italiano.

Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954, con soli 80HP toccava i 165Km/h

Non potevano mancare i modelli piΓΉ recenti, come la famosa Jaguar E-Type, vettura personale di Diabolik ed Eva Kant oppure la Citroen 2CV degli Hippies, per arrivare a numerosi modelli Ferrari degli anni 70. L’esposizione si chiude con alcuni modelli futuristici che fanno pensare a come si potrebbe evolvere l’automobile.

Museo dell'Automobile
La Jaguar E-Type (1969)

Scendiamo al primo piano per vedere una serie di aree tematiche, a partire da una suggestiva mappa a pavimento che illustra tutte le officine storiche di Torino, per arrivare ad una ricostruzione della linea di produzione della FIAT 500.

La “nuova” 500 del 1962, un bicilindrico da 500cc che sfiorava i 100Km/h

Segue poi una vasta esposizione di auto da competizione, disposte su una sorta di pista e ordinate in linea temporale, per arrivare alla Formula1 e alla Ferrari, lasciando un po’ di spazio alle auto da rally come la mitica Lancia Delta integrale.

Museo dell'Automobile
La Ferrari F-2005 guidata dalla coppia Schumacher-Barrichello

Al piano terra si conclude la visita con qualche modello ancora esposto e altre mostre, ad esempio quella di tutti i designer delle auto sempre disposti nella linea temporale che ha segnato l’evoluzione dell’auto. Ci sono ancora spazi che speriamo vengano riempiti presto da qualche modello contemporaneo (diciamo anni ’80 e ’90, come la mitica FIAT Uno o la Peugeot 205) che forse Γ¨ l’unico suggerimento che possiamo dare a questo museo davvero eccezionale.

Vi consigliamo assolutamente una visita se siete di passaggio a Torino o se addirittura vivete in zona. Anche noi, che non siamo particolarmente appassionati di auto, abbiamo trovato tanti spunti interessanti. Vi serviranno almeno 2 ore per una visita completa, noi ne abbiamo passate piΓΉ di tre, ma sicuramente un appassionato di auto storiche ci passerΓ  la giornata!

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